Di cosa si tratta? Quali sono i sintomi? Cosa fare?
Quali sono le cause/fattori predisponenti e quali soggetti sono i più colpiti? Come evitarla?
La sindrome da dilatazione/torsione di stomaco è una patologia a carico dello stomaco: la presenza di liquidi o gas in abbondanza a livello gastrico ne determina una dilatazione eccessiva che può portare lo stomaco a torcersi su se stesso.
Bisogna immaginare lo stomaco come un palloncino legato a due cordini: cranialmente l’esofago e caudalmente l’intestino. Nel momento in cui, per cause che poi vedremo, lo stomaco inizia a gonfiarsi, come un palloncino tende a ruotare su se stesso; questo meccanismo blocca i canali a monte e a valle portando ad un mancato svuotamento e quindi una dilatazione sempre maggiore e ad una compressione dei vasi e dei nervi correlati, con conseguente necrosi della parete dello stomaco. Inoltre, dal momento che la milza è adesa alla parete dello stomaco, ruoterà con esso andando incontro ad una congestione ed aumento del volume.
Come riconoscere la GDV
Il cane appare:
- Irrequieto, non si siede e cammina in modo rigido
- Inizia a produrre saliva in abbondanza
- Prova a vomitare ma non riesce
- Beve molto
- L’addome appare duro e gonfio
Cosa fare?
Se si ha anche solo il minimo dubbio che il nostro amico a quattro zampe possa presentare dilatazione/torsione, bisogna al più presto recarsi dal proprio veterinario, in quanto solo un tempestivo intervento può salvare l’animale (in un 35-50% dei casi l’esito è letale se non si interviene subito).
La diagnosi si fa con i segni clinici ed infine con l’immagine radiografica addominale.
Il Trattamento consiste nello stabilizzare il paziente per mezzo della somministrazioni di fluidi, dopodiché con l’animale in sedazione si procede alla decompressione dello stomaco ed infine si interviene chirurgicamente, riposizionando lo stomaco ed eseguendo una gastropessi (adesione dello stomaco alla parete addominale)
(Nel caso in cui la milza appaia già necrotica si dovrà procedere alla sua rimozione).
Cause/fattori predisponenti
Le cause non sono ancora del tutto conosciute tra queste vi sono:
- Ingestione di pasti troppo voluminosi
- Somministrazione di un unico pasto
- Assunzione di molta acqua dopo il pasto
- Acquisizione del cibo troppo in fretta con introduzione di molta aria
- Attività fisica subito dopo il pasto
- Diete con alimenti poco digeribili o grossolani
Tra i fattori predisponenti vi è:
- la taglia del cane: i cani di grossa taglia presentano un conformazione con addome profondo e largo (razze predisposte: San Bernardo, Alano, Setter Gordon, Bracco, Setter Irlandese, Fila Brasilero, Mastino Napoletano ecc…)
- L’età: il 50% dei cani che presentano tale sindrome hanno piu’ di 6 anni a causa forse della maggiore lassista dei legamenti
- Anche lo stress dell’animale e la sua indole sembrano influire (es dopo lunghi viaggi, cambio orario pasti ecc.., oppure cani particolarmente ansiosi o paurosi…)
Come prevenire
La prevenzione è molto importante per ridurre il più possibile l’insorgenza di questa patologia, mettendo in atto alcuni accorgimenti:
- dividere il pasto giornaliero in piu’ porzioni: in relazione allo stato e all’età del soggetto. Con la somministrazione di due/tre pasti lo stomaco si dilata periodicamente con una distensione moderata in funzione della razione somministrata.. La minor somministrazione di cibo per pasto diminuisce anche la formazione di gas e quindi meno irritazione e fermentazioni
- Pasti regolari
- Limitare al minimo l’attività fisica poco prima e circa due ore dopo il pasto
- Limitare gli stress in prossimità del pasto, in modo che il cane non mangi con voracità, immettendo aria
- Evitare alimenti troppo grassi e somministrare alimenti piu’ digeribili per favorire lo svuotamento gastrico
- Gli alimenti devono essere conservati in maniera adeguata per evitare la formazione di lieviti o batteri che favoriscono la produzione di gas
La gastropessi preventiva
L’unico modo per evitare la ritorsione dello stomaco è la Gastropessi preventiva, intervento che può essere svolto nella nostra struttura con la tecnica della laparoscopica; una tecnica chirurgica mininvasiva che consente al chirurgo di eseguire tutte le manovre necessarie attraverso due piccolissimi fori fatti sul fianco del paziente. Lo stomaco viene fissato con questa tecnica alle costole del cane e in questo modo non ruoterà più se stesso anche nel caso di dilatazione.
E’ consigliato l’intervento nelle razze predisposte e in tutti cani di grossa taglia.
La gastropessi potrebbe essere eseguita sulle femmine anche in concomitanza alla sterilizzazione.
La ripresa in laparoscopia è di circa 24 ore.
Casi clinici:
- Holy femmina di San Bernardo di 1 anno è stata eseguita la gastropessi nell’ambito della sterilizzazione: la sera mangiava e non ha presentato problemi post operatori
- Genna Golden retriever di 8 mesi, anche su di essa è stata effettuata la gastropessi in sede di ovariectomia laparoscopica e non ha dato problemi
- Astor Landseer maschio di due anni cane di grosse dimensioni eseguita gastropessi preventiva senza nessuna complicanza
- Pluto, setter Gordon di 11 anni arrivato in dilatazione, torsione: il proprietario si è accorto dei sintomi circa un’ora dopo la somministrazione dl pasto. Portato d’urgenza, stabilizzato, riposizionato l’organo ed eseguita gastropessi preventiva. Dopo 12 ore leggera dilatazione, dimissioni dopo 24 ore e ripresa della vita normale dopo circa 3 gg
Questi sono solo alcuni dei numerosi interventi preventivi
Curiosità:
Anche nei cani di piccola taglia puo’ presentarsi la dilatazione gastrica, spesso senza torsione a causa delle limitate possibilità di spazio che ha lo stomaco per ruotare nell’addome. Anche nei gatti la dilatazione è rarissima